martedì 17 aprile 2018

23 APRILE 2018

GUYANA FRANCESE PARTE 12

Storia P 10

Nel 1885, al duplice scopo di alleggerire le carceri della madrepatria e di incrementare la popolazione nella colonia, il parlamento francese approvò una legge che dichiarava relégué ciascun cittadino, maschio o femmina, il quale aveva o avesse ricevuto più di tre condanne per furto di più di tre mesi cadauna: i relégués, dopo sei mesi di prigionia, erano liberi d'insediarsi sul territorio guianese. Questo espediente tuttavia si risolse in un fallimento quasi totale, in quanto i detenuti non erano generalmente in grado di guadagnarsi da vivere in un ambiente così ostile una volta liberi, e molti di essi venivano uccisi rapidamente dalle malattie. Si stima che nel corso dell'attività della colonia penale, siano giunti in Guiana francese circa 90000 uomini e 2000 donne, almeno un terzo dei quali deceduto prima del termine della pena.
Le condizioni dei deportati vengono denunciate dal giornalista Albert Londres e dal deputato Gaston Monnerville a partire dal 1923, colpendo l'opinione pubblica e portando all'emissione nel 1938 di una legge che proibisce la deportazione ed il lavoro forzato, attività che cesseranno tuttavia solo nel 1946, dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, e con l'ultimo prigioniero rimpatriato in Francia il primo aprile1953: la chiusura delle carceri causò una nuova stagnazione dell'economia locale ed un'ondata migratoria verso la madrepatria.
Nel 1930 venne creato il territorio dell'Inini, corrispondente alla stragrande maggioranza della regione, ad eccezione della fascia costiera: esso verrà tuttavia abolito nel 1946.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, sebbene vasti strati della popolazione parteggiassero per Charles de Gaulle, il governo guyanese rimase formalmente fedele al Governo di Vichy fino al marzo del 1943.
Il 19 marzo 1946 la Guiana francese divenne un dipartimento della Francia, e vengono varate importanti riforme sanitarie per far fronte all'elevatissimo tasso di mortalità. L'economia della regione rimane largamente deficitaria, il flusso migratorio verso la Francia metropolitana è imponente e nel 1961 si contano in Guiana 33000 abitanti in tutto.
Nel 1963 prende piede l'idea di costruire in Guiana un centro spaziale in sostituzione di quello algerino di Colomb-Béchar: la decisione definitiva venne presa da Charles de Gaulle nel 1964 considerando numerosi fattori (posizione a cavallo dell'Equatore, assenza di cicloni e di attività sismica rilevante, prossimità al mare, scarsa densità di popolazione), e un anno dopo venne posta nei pressi di Kourou la prima pietra del Centre spatial guyanais (CSG), che divenne operativo nel 1968 e che ancora oggi rappresenta il più importante centro spaziale europeo ed una fonte primaria d'introiti per la Guiana francese.
Nel 1976 venne varato il Plan Vert ("piano verde"), con l'obiettivo di incrementare la produzione e creare posti di lavoro, obiettivo centrato solo parzialmente. A partire dal 1982, nell'ambito di un progetto di decentralizzazione delle competenze statali, la Guiana ottiene maggiore autonomia e diviene dipartimento d'oltremare.
Nello stesso periodo si è assistito all'ascesa del Parti Socialiste Guyanais di stampo prettamente socialista, parallelamente allo sviluppo di un movimento autonomista (ma in genere non indipendentista) sempre più radicato, che ha portato a numerose manifestazioni, alcune delle quali anche violente (1996, 1997 e 2000).
Durante gli anni novanta e con l'entrata nell'Unione europea, la Guiana ha raggiunto una certa prosperità, attraendo flussi migratori dai Paesi circostanti ed incrementando la propria popolazione fino a circa 230000 unità.


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