I genitori sono morti o spariti nei meandri del terrore vendicativo
dell'Isis. Secondo il Rapporto Quilliam, l'ong britannica fondata da un
musulmano, non è raro che i bambini vengano fatti giocare con le teste
mozzate dei nemici. Sono migliaia, secondo i dati di Unicef e Save the
children, quelli nelle mani dell'Isis. Su di loro lo Stato
islamico ha imposto il modello educativo per trasformarli in guerrieri del
jihad e martiri kamikaze. La scuola, i giochi, lo sport,
l'indottrinamento, la manipolazione e l'addestramento di questa
generazione perduta. I piccoli sono figli di
miliziani, di foreign fighter, rapiti alle loro famiglie, orfani
costretti nei Centri educativi del terrore nero.
Ragazzini trasformati in guerrieri...
Maurizio Piccirilli nel suo libro "Cuccioli del jihad" (edito da e-letta edizioni
digitali, disponibile su piattaforma Amazon)
racconta i meccanismi di una manipolazione che trova terreno nel Terzo
millennio ma sa di medioevo. Gli Ashbal, i piccoli
leoni del Califfato, spiega Piccirilli, non sono altro che fragili
cuccioli di uomo svuotati di ogni linfa vitale. Le loro immagini di bambini spaventati, sporchi, denutriti, hanno fatto
commuovere persino i rambo della Golden division, il corpo d'élite di
Bagdad, i temibili soldati delle forze irachene che
piangono prendendo in braccio un bambino che vaga con una cintura
esplosiva tra le macerie della seconda città dell’Iraq.
In puntata molto di più...
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