sabato 22 luglio 2017

22 LUGLIO 2017

INCA PARTE 62

La civiltà Parte 47

Cosmovisione e religione Parte 5

Oltre a queste manifestazioni religiose sussistevano anche tutta una serie di pratiche di pura superstizione che in un mondo, considerato animato, non potevano mancare. Pratiche sciamaniche, pozioni e fatture erano di uso quotidiano per l'indiano comune come pure tutta una serie di azioni scaramantiche che, perlatro, non vedevano immuni dal loro uso neppure i membri dell'élite.
Una particolare pratica vedeva uniti tutti i membri delle comunità. Era quella della confessione a speciali sacerdoti dei vari peccati commessi. I predicatori spagnoli vi hanno subito visto una riproduzione del Sacramento cattolico dello stesso nome, ma la parentela è solo apparente perché per l'indio, il peccato non aveva solo un senso morale, ma anche e soprattutto il valore di una contaminazione che andava eliminata. La colpa, una volta consumata la penitenza, era idealmente trasferita su un oggetto inanimato e questo distrutto, mentre un lavacro completava la purificazione. L'inca era il solo a non confessarsi davanti a un sacerdote. Lo faceva in privato davanti a suo padre il Sole e si mondava da ogni peccato con un apposito lavacro.


julio Iglesias - Ma de Amores

 

Nessun commento:

Posta un commento